lunedì 9 maggio 2016

"SUI SENTIERI DELLE CHIESETTE BIZANTINE IN UNA CITTÀ DI MINATORI A MOTTA SAN GIOVANNI"


fig. 1 _  Sui sentieri delle Chiesette Bizantine a Santo Niceto

È terminata con grande successo la giornata ARCHEOTREKKING di Sabato 7 maggio 2016. La giornata è stata organizzata dal Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea", che per l'occasione e la buona riuscita dell’evento ha coinvolto gli amici di Equosud e l’Associazione dei Minatori del Comune di Motta San Giovanni. Nella condivisione c’è stata l’opportunità di un viaggio per conoscere e riscoprire i Beni Culturali in una città di minatori, quella di Motta San Giovanni in provincia di Reggio Calabria. Il percorso è iniziato incamminandosi verso il sito di Santo Niceto, dove i Bizantini costruirono un insediamento a dominio dello Stretto di Messina, partendo da Contrada Russa.  

fig. 2 _ Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" ed Equosud in cammino

Durante il percorso c’è stato l’incontro con mottesi attenti a lavorare a mano la propria vigna, molto ospitali hanno scambiato volentieri con i visitatori qualche chiacchiera parlando della viticoltura nel territorio di Motta San Giovanni e delle antiche vigne presenti nel territorio circostante Santo Niceto. 

fig. 3 _ Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" ed equosud
con agricoltori di Motta San Giovanni (RC) sulla strada verso Santo Niceto


Proseguendo il percorso una visione ancestrale per tutti, la Fortificazione di Santo Niceto è comparsa al gruppo di visitatori come un maniero sullo Stretto di Messina. Tutti estasiati per il bel vedere si sono fermati ad ammirare e fotografare.

fig. 4 _  Sulla strada verso le Chiesette Bizantine
e la Fortificazione di Santo Niceto

Giunti ai piedi della Fortificazione e in prossimità delle Chiesette Bizantine, Francesco MANGLAVITI, direttore del Gruppo Archeologico “Valle dell’Amendolea” di Condofuri, e la socia Dr.ssa Vincenza TRIOLO, Conservatore dei Beni Arch. Amb. e Architetto, attraverso un excursus storico – culturale, hanno comunicato informazioni sui Beni Culturali visitati; grande attenzione prestata all'importanza di tali Beni nel territorio e allo stato di conservazione degli stessi.


fig. 5 _  Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" ed Equosud
a Santo Niceto

Particolare interesse ha suscitato la chiesa bizantina di S. Maria Annunziata di Santo Niceto, dove ancora oggi si conservano tracce di affreschi. La chiesa datata tardo sec. XI – XIV secolo, dagli studiosi: Marina Falla CASTELFRANCHI per la decorazione pittorica e Prof. Domenico MINUTO per la tipologia e la tecnica costruttiva, è a navata unica con abside emergente posta ai piedi della fortificazione e di cui oggi rimangono i ruderi dei muri perimetrali. La chiesa è stata danneggiata dall'alluvione del 1951. Alla fine dell’Ottocento l’edificio era ancora in piedi e fu studiato e descritto da Antonio DE LORENZO, l’autore del testo: “Le Quattro Motte estinte presso Reggio di Calabria. Descrizione, memorie e documenti”. Anche questa chiesa, come tutte le altre nell'area circostante, è stata in passato adibita a palmento e questo ne garantì la conservazione. L’abside aveva nella ghiera un profilo leggermente ogivato ed era affiancata dalle due nichiette per la prothesis e il diaconicòn; che oggi si presenta capovolta e giacente sul suolo spezzata in due tronconi; il Prof. D. MINUTO qui individuò i resti di una Deisis, oggi quasi del tutto cancellata. In uno dei due settori del catino si scorgono i resti di un affresco che ritraeva al centro l’immagine del Cristo, affiancata a destra dalla figura della Vergine e di San Giovanni Battista. Oggi parte dell’affresco è andato perduto e il volto del Cristo visibile negli ultimi decenni del Novecento è quasi cancellato, grazie agli effetti dannosi causati dall'esposizione agli agenti atmosferici nel tempo, ad atti vandalici e alla mancata messa in sicurezza dello stesso. 

fig. 5 _ Affreschi Chiesa Bizantina
di S. Maria Annunziata a Santo Niceto

Prima di lasciare Santo Niceto per andare a pranzare si è visitata l'intera fortificazione; grande attenzione per la bellezza di questo Bene Architettonico, per gli importanti restauri eseguiti in passato sotto la direzione dell'Arch. Prof. F. MARTORANO, che numerosi studi ha eseguito e pubblicato sulla stessa.

fig. 6 _ Visita presso la fortificazione di Santo Niceto. 


Nel pomeriggio di questa giornata l'Archeotrekking si sposta al centro storico di Motta San Giovanni, e precisamente al Parco delle Rimembranze per un'altra tappa molto importante nella città dei Minatori curata dall'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni. Il Parco delle Rimembranze è il luogo commemorativo dedicato ai minatori di questa terra, alla loro vita e alle loro sofferenze causate dalla malattia provocata dal lungo lavoro in miniera e in galleria. L'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni da molti anni si occupa di promuovere e valorizzare parte dei luoghi e della storia della popolazione, affinché grazie alla conoscenza non si dimentichi. Durante quest’ultima tappa con visita guidata, l’Arch. N. MALLAMACI ha raccontato, insieme agli altri membri, la storia dei minatori, la segretaria dell’associazione M. CALABRÒ esposto i punti più importanti dello statuto e il Prof. A. Franco recitato due poesie dedicate ai minatori stessi. Al termine della preziosa esperienza di conoscenza, a tutti i visitatori è stato donato dal Presidente Onorario S. CALABRÒ un volume da lui stesso scritto e pubblicato, dal titolo: “Pensieri, sentimenti e riflessioni su i Minatori di Motta San Giovanni”. Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" ed Equosud ringraziano in particolar modo gli amici dell'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni per il bellissimo excursus storico e per l'accoglienza ricevuta al Parco delle Rimembranze di Motta san Giovanni.

fig. 7 _ Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" con Equosud
guidati al Parco delle Rimembranze a Motta San Giovanni (RC)
dall'Associazione Minatori  del Comune di Motta San Giovanni
fig. 8 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC)
con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni
momenti di storia raccontati dall'Arch. N. MALLAMACI
 
fig. 9 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC)
con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni

conoscenza dello statuto letto dalla segretaria M. CALABRÒ 
fig. 10 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC)
con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni
lettura delle poesie sul minatore  a cura del Prof. A. FRANCO



VIDEO - Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC)
con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni
lettura delle poesie sul minatore  a cura del Prof. A. FRANCO
fig. 11 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC)
con l'Associazione Minatori del comune di Motta San Giovanni
visita alla Galleria con esposizione fotografie storiche 

                               
fig. 12 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC) 
con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni
in dono la pubblicazione del Presidente Onorario e Autore
SANTO 
CALABR
Ò 


A conclusione dell'' Archeotrekking prima di lasciare il Parco delle Rimembranze e Motta San Giovanni per rientrare, ci siamo fermati ad osservare la colonna in granito proveniente dalla Villa Romana rinvenuta nella località comunale di costa, conosciuta con il nome di Lazzaro e ad ascoltare la descrizione di un altro testo storico scritto dallo studioso mottese Saverio VERDUCI, dal titolo: UNA CITTÀ DI MINATORI. La storia dei minatori del comune di Motta San Giovanni. 
Un Archeotrekking con un percorso ricco di storia e di storie quello che si è svolto nel territorio comunale di Motta San Giovanni.

                 
                                
fig. 13 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC) 
pubblicazione dell' Autore
SAVERIO VERDUCI 


Art. Vincenza Triolo 
fotografie di: 
Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea"