È terminata con
grande successo la giornata ARCHEOTREKKING di Sabato 7 maggio 2016. La giornata
è stata organizzata dal Gruppo Archeologico "Valle
dell'Amendolea", che per l'occasione e la buona riuscita dell’evento ha
coinvolto gli amici di Equosud e l’Associazione dei Minatori del Comune di Motta
San Giovanni. Nella condivisione c’è stata l’opportunità di un viaggio per
conoscere e riscoprire i Beni Culturali in una città di minatori, quella di
Motta San Giovanni in provincia di Reggio Calabria. Il percorso è iniziato
incamminandosi verso il sito di Santo Niceto, dove i Bizantini costruirono un
insediamento a dominio dello Stretto di Messina, partendo da Contrada
Russa.
fig. 2 _ Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" ed Equosud in cammino |
Durante il percorso
c’è stato l’incontro con mottesi attenti a lavorare a mano la propria vigna, molto
ospitali hanno scambiato volentieri con i visitatori qualche chiacchiera
parlando della viticoltura nel territorio di Motta San Giovanni e delle antiche
vigne presenti nel territorio circostante Santo Niceto.
fig. 3 _ Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" ed equosud con agricoltori di Motta San Giovanni (RC) sulla strada verso Santo Niceto |
Proseguendo
il percorso una visione ancestrale per tutti, la Fortificazione di Santo Niceto è comparsa
al gruppo di visitatori come un maniero sullo Stretto di Messina. Tutti estasiati
per il bel vedere si sono fermati ad ammirare e fotografare.
fig. 4 _ Sulla strada verso le Chiesette Bizantine e la Fortificazione di Santo Niceto |
Giunti ai piedi
della Fortificazione e in prossimità delle Chiesette Bizantine, Francesco
MANGLAVITI, direttore del Gruppo Archeologico “Valle dell’Amendolea” di Condofuri,
e la socia Dr.ssa Vincenza TRIOLO, Conservatore dei Beni Arch. Amb. e
Architetto, attraverso un excursus storico – culturale, hanno comunicato
informazioni sui Beni Culturali visitati; grande attenzione prestata
all'importanza di tali Beni nel territorio e allo stato di conservazione degli
stessi.
fig. 5 _ Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" ed Equosud a Santo Niceto |
Particolare interesse ha suscitato la chiesa bizantina di S. Maria
Annunziata di Santo Niceto, dove ancora oggi si conservano tracce di affreschi.
La chiesa datata tardo sec. XI – XIV secolo, dagli studiosi: Marina Falla
CASTELFRANCHI per la decorazione pittorica e Prof. Domenico MINUTO per la
tipologia e la tecnica costruttiva, è a navata unica con abside emergente posta
ai piedi della fortificazione e di cui oggi rimangono i ruderi dei muri
perimetrali. La chiesa è stata danneggiata dall'alluvione del 1951.
Alla fine dell’Ottocento l’edificio era ancora in piedi e fu studiato e
descritto da Antonio DE LORENZO, l’autore del testo: “Le Quattro
Motte estinte presso Reggio di Calabria. Descrizione, memorie e documenti”.
Anche questa chiesa, come tutte le altre nell'area circostante,
è stata in passato adibita a palmento e questo ne garantì la
conservazione. L’abside aveva nella ghiera un profilo leggermente ogivato ed
era affiancata dalle due nichiette per la prothesis e il diaconicòn; che oggi
si presenta capovolta e giacente sul suolo spezzata in due tronconi; il Prof.
D. MINUTO qui individuò i resti di una Deisis, oggi quasi del tutto cancellata.
In uno dei due settori del catino si scorgono i resti di un affresco che
ritraeva al centro l’immagine del Cristo, affiancata a destra dalla figura
della Vergine e di San Giovanni Battista. Oggi parte dell’affresco è
andato perduto e il volto del Cristo visibile negli ultimi decenni del
Novecento è quasi cancellato, grazie agli effetti dannosi causati dall'esposizione agli
agenti atmosferici nel tempo, ad atti vandalici e alla
mancata messa in sicurezza dello stesso.
fig. 5 _ Affreschi Chiesa Bizantina di S. Maria Annunziata a Santo Niceto |
Prima di lasciare Santo Niceto per andare a pranzare si è visitata l'intera fortificazione; grande attenzione per la bellezza di questo Bene Architettonico, per gli importanti restauri eseguiti in passato sotto la direzione dell'Arch. Prof. F. MARTORANO, che numerosi studi ha eseguito e pubblicato sulla stessa.
fig. 6 _ Visita presso la fortificazione di Santo Niceto. |
Nel pomeriggio di
questa giornata l'Archeotrekking si sposta al centro storico di Motta San
Giovanni, e precisamente al Parco delle Rimembranze per un'altra
tappa molto importante nella città dei Minatori curata dall'Associazione
Minatori del Comune di Motta San Giovanni. Il Parco delle Rimembranze è il
luogo commemorativo dedicato ai minatori di questa terra, alla loro vita e alle
loro sofferenze causate dalla malattia provocata dal lungo lavoro in miniera e
in galleria. L'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni da molti
anni si occupa di promuovere e valorizzare parte dei luoghi e della storia
della popolazione, affinché grazie alla conoscenza non si dimentichi. Durante
quest’ultima tappa con visita guidata, l’Arch. N. MALLAMACI ha raccontato,
insieme agli altri membri, la storia dei minatori, la segretaria
dell’associazione M. CALABRÒ esposto i punti più importanti dello statuto e il
Prof. A. Franco recitato due poesie dedicate ai minatori stessi. Al termine
della preziosa esperienza di conoscenza, a tutti i visitatori è stato donato
dal Presidente Onorario S. CALABRÒ un volume da lui stesso scritto e pubblicato,
dal titolo: “Pensieri, sentimenti e riflessioni su i Minatori di Motta San
Giovanni”. Il Gruppo Archeologico "Valle
dell'Amendolea" ed Equosud ringraziano in particolar modo gli amici
dell'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni per il bellissimo
excursus storico e per l'accoglienza ricevuta al Parco delle
Rimembranze di Motta san Giovanni.
fig. 7 _ Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" con Equosud guidati al Parco delle Rimembranze a Motta San Giovanni (RC) dall'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni |
fig. 8 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC) con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni momenti di storia raccontati dall'Arch. N. MALLAMACI |
fig. 9 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC) con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni conoscenza dello statuto letto dalla segretaria M. CALABRÒ |
fig. 11 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC) con l'Associazione Minatori del comune di Motta San Giovanni visita alla Galleria con esposizione fotografie storiche |
fig. 12 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC) con l'Associazione Minatori del Comune di Motta San Giovanni in dono la pubblicazione del Presidente Onorario e Autore SANTO CALABRÒ |
A conclusione dell'' Archeotrekking prima di lasciare il Parco delle Rimembranze e Motta San Giovanni per rientrare, ci siamo fermati ad osservare la colonna in granito proveniente dalla Villa Romana rinvenuta nella località comunale di costa, conosciuta con il nome di Lazzaro e ad ascoltare la descrizione di un altro testo storico scritto dallo studioso mottese Saverio VERDUCI, dal titolo: UNA CITTÀ DI MINATORI. La storia dei minatori del comune di Motta San Giovanni.
Un Archeotrekking con un percorso ricco di storia e di storie quello che si è svolto nel territorio comunale di Motta San Giovanni.
fig. 13 _ Parco delle Rimembranze _ Motta San Giovanni (RC) pubblicazione dell' Autore SAVERIO VERDUCI |
Art. Vincenza Triolo
fotografie di:
Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea"