Nelle news delle attività culturali dell'Area Ellenofona in provincia di Reggio Calabria il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" di Condofuri è lieto di condividere la notizia e la promozione del Reading letterario di Bruno Palamara organizzato, nell'ambito delle manifestazioni promosse dal Centro Studi Documentazione ArcheoDeri a San
Pasquale Bova Marina, dall'Associazione Culturale ”ArcheoDeri” in collaborazione
con Laruffa Editore.
Bruno Palamara è l'autore
del libro: “Africo… dalle origini ai nostri giorni” pubblicato con Laruffa Editore. L’evento è
patrocinato dal Comune di Bova Marina e si terrà Sabato 9 luglio alle ore 17:30
presso il Centro Studi Documentazione ArcheoDeri.
Introduce e modera Franco
Tuscano, Responsabile Centro Studi Documentazione. Sono previsti i saluti del
Sindaco di Bova Marina, l’Avv. Vincenzo Crupi e Francesca Martino per
l’Associazione Culturale “ArcheoDeri”.
Il libro sarà discusso dai relatori:
Vincenzo de Angelis, Storico e Deputazione Patria
e
Dott. Cosimo Sframeli,
Storico e Giornalista.
L’incontro letterario sarà impreziosito dalla voce
graffiante
dell’Area Grecanica,
Tosca Pizzi
e dalla musica in poesia del
Cantastorie
Gianni Favasuli.
Conclude l’autore, Bruno Palamara che parlerà del
minuzioso
lavoro di ricerca iniziato con
“Africo... dalle origini ai nostri
giorni”.
Al centro
dell’iniziativa culturale Africo e il suo fascino antico fatto di grandi
fatiche, di gente semplice, di pastori e agricoltori. Come non rimanere
incantati dalle prime case di questo luogo pittoresco, una visione da girone
dantesco, costruzioni letteralmente fuse con la montagna. Siamo a 690 metri di
quota, in uno dei luoghi più inaccessibili dell’intero Aspromonte, sovrastati
dalla mole del Montalto (m.1956), che sembra voler dominare con bonario ma allo
stesso tempo imponente distacco tutte le propaggini che scendono
vertiginosamente verso lo Ionio. La realtà di Africo è quella di una vita dura
e aspra quasi ai confini della realtà. Ipotetiche e misteriose sono le
informazioni sulle origini di quello che Gerhard Rohlfs,uno dei più grandi
glottologi della storia, definì “il più isolato paese dell’Aspromonte”.
Sicuramente l’ubicazione lontana dai diversi centri urbani ha ostacolato una
non facile inclusione nel contesto socio – economico aspromontano. Molti
studiosi hanno scritto su Africo, tra i quali menzioniamo Antonio Catanea –
Alati in “Origini di Bova e del suo nome” in cui ipotizza un’origine araba per
una parte della popolazione e scrive: “Con la cessazione della preponderanza
araba gli elementi della zona sarebbero stati obbligati a ridursi colà”.Tuttavia
è bene sottolineare che l’analisi dei cognomi imperanti ad Africo, sono per la
maggior parte di derivazione greca e latina, dunque escluderebbe questa ipotesi
che potrebbe essere fondata se comparata alla sua frazione Casalnuovo, dove
sono presenti cognomi di chiara estrazione araba, quali Morabito e Modafferi
tra i più diffusi. Un libro avvincente e determinato che affonda le sue radici
nella gente, forte e resistente anche nelle condizioni più ostili anche quando
la speranza era solo un miraggio.