Il GRUPPO ARCHEOLOGICO "Valle dell'Amendolea" di
CONDOFURI ed EQUOSUD
VI ASPETTANO
al Bergamotto di Amendolea di Condofuri,
presso lo spiazzale del suo antico mulino
LUNEDI 11 LUGLIO 2016
ore 19.30
per la visione del cortometraggio "Un sogno a Gaza" dell'artista toscana FRANCA MARINI nell'ambito del progetto:
... Un altro Mediterraneo è possibile. Incontro tra
popoli ...
Il lavoro di Franca Marini
parla dei desideri e delle speranze
parla dei desideri e delle speranze
dei giovani che vivono nell'enclave palestinese
attraverso il racconto di uno di loro
attraverso il racconto di uno di loro
Il cortometraggio di Franca Marini: "Un sogno a Gaza"
è stato girato agli inizi del gennaio 2015 nella Striscia di Gaza, circa 4 mesi
dopo l’operazione militare israeliana Margine Protettivo, la terza subita dalla
popolazione civile dalla fine del 2008. I segni della furia distruttrice
ancora lì, intatti ed immobili, sembrano voler vanificare ogni tentativo di
orientamento verso il futuro. Nell’aria una tensione latente come di tempesta
che potrebbe scatenarsi improvvisa, come di vita in bilico con la morte. Un
ragazzo di 18 anni sogna la libertà, il riscatto del destino suo e della
famiglia attraverso il Parkour che pratica con passione e determinazione.
"Un sogno a Gaza " è la rappresentazione di un evento
catastrofico e violento ma anche della speranza per una vita diversa. Fahid
rappresenta una condizione umana universale, quella di chi, alle violenze più
barbare e alla violazione dei diritti fondamentali della propria persona,
riesce ad opporre resistenza, fantasia e amore per la vita. Il video
apre con i primi piani del protagonista: nel volto ancora i segni dell’angoscia
e del terrore per i traumi subiti che egli rivive nel ricordo. Nelle parole che
scorrono e nelle immagini che seguono emerge la consapevolezza della durezza
della propria esistenza ma anche la testimonianza forte di vitalità e fermezza
nella lotta per la realizzazione del suo sogno: un sogno di libertà che non è
evasione dalla realtà ma rappresentazione di una sua possibile trasformazione. (*)
APRILE 2015
Il cortometraggio di Franca Marini attraverso le parole di un
ragazzo di Gaza, racconta la vita, le aspettative, i sogni che nascono nelle
nuove generazioni, dove il 45% hanno meno di 14 anni, e oltre il 70% meno di 29,
di un popolo martoriato. Le immagini di distruzione, a due anni dall'attacco
israeliano "Margine protettivo", si mescolano nella sua opera con
le parole del desiderio:
un futuro di libertà.
un futuro di libertà.
IDEE, SIGNIFICATI E COSTRUZIONE
FRANCA MARINI così descrive la sua opera:
“Un sogno a Gaza” non è ne un documentario ne un film breve ma un’opera di video arte caratterizzata dal potere evocativo di immagini, parole, suoni, silenzi. La sua struttura si è andata delineando di pari passo con il suo sviluppo senza far riferimento ad una storia o ad un testo precostituito. Altrettanto non programmato è stato l’incontro con il ragazzo protagonista diventato poi in fase di montaggio il fulcro centrale dell’opera in cui non viene però narrata o descritta la sua vita ma piuttosto rappresentato il suo mondo interiore, i chiaroscuri del suo sentire, nonché la sua determinazione a non rassegnarsi ad un destino senza futuro. La sua immagine assume un carattere universale nonostante sia contestualizzata all'interno di un preciso luogo - la Striscia di Gaza, la più grande prigione a cielo aperto del mondo, un territorio costellato da guerre e devastazione. Egli va a rappresentare l’anelito umano verso la libertà, il rifiuto della violenza e dell’annientamento della propria e altrui persona. Nei minuti iniziali vengono introdotti i temi fondamentali del video: il trauma della guerra e la distruzione, la resistenza e vitalità del protagonista che lo vediamo superare correndo macerie e rovine. Segue uno sviluppo lento che si protrae oltre la parte centrale dominato da tonalità scure, terre, grigi, luci ed ombre. Le parole che scorrono sono pensieri che fluiscono senza fermarsi come il movimento incessante delle onde del mare, a tratti si ripetono, a tratti si perdono e poi riemergono. Subitaneo, si verifica un cambio di scena: dall'oscurità irrompe la luce e con essa la gioia di vivere. Come se in sogno, capriole e tuffi di felicità si alternano a pennellate di colore di mani femminili. Si susseguono poi, velocissimi, frammenti di vita quotidiana visti attraverso gli occhi ora aperti sulla realtà del protagonista. Una tempesta di sabbia si abbatte sulla città e sulla costa, metafora di altre tempeste che fulminee possono scoppiare e spezzare la vita. L’ultima scena apre su un mare burrascoso con un orizzonte però finalmente libero. Non accenna a placarsi la speranza per un’esistenza che sia veramente diversa.
OTTOBRE 2015
Gaza. Fahid sogna la libertà
Intervista a Franca Marini
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FRANCA MARINI
BIOGRAFIA
Franca Marini è un
artista italiana con una formazione internazionale.
Nasce a Siena dove consegue la maturità artistica con 60/60 presso l’Istituto Statale d’Arte Duccio di Buoninsegna. Si diploma poi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Terminati
gli studi accademici, continua la sua formazione artistica: frequenta un corso
di disegno e scultura al Centro d’Arte il Verrocchio a Casole d’Elsa (Siena) ed
un corso di pittura alla scuola d’arte The CityLit a Londra. Compie numerosi
viaggi-studio dal 1985 al 1987 nelle principali capitali europee: Amsterdam,
Parigi, Bruxelles, Barcellona, Madrid, Londra, Edimburgo, Monaco di Baviera e
Atene. Seguono poi nel 1988-90 Oslo, Bergen, Stoccolma e Berlino. Alla fine degli anni ottanta si reca negli Stati Uniti determinata ad
approfondire i suoi studi artistici ed a intraprendere la carriera di artista
professionista. A San Francisco, dopo la scuola di pittura del Fort Mason Art
Center, frequenta il San Francisco Art Institute, una tra le scuole d’arte più
d’avanguardia degli Stati Uniti, dove si confronta con le correnti artistiche
radicali ed innovative della cultura americana. Nel 1991 si trasferisce a New
York dove risiederà e lavorerà per circa 10 anni. Dopo una lunga formazione in campo pittorico, dal 2005 realizza
installazioni site-specific e opere video in cui sviluppa temi legati a
contesti metropolitani e a problematiche sociali relative ai diritti umani. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia,
Costa Rica e Stati Uniti. Nel 1998 riceve dalla New York Foundation for The Arts (NYFA) il
premio-riconoscimento “Award” per la categoria di pittura. Dal 1999 insegna Pittura a studenti universitari internazionali,
attualmente al Siena Art Institute e al “Siena Program” del Buffalo State
College. Ha inoltre insegnato Pittura allo Studio Art Centers International
(SACI) di Firenze (2006-07) e Discipline Pittoriche all’Istituto Statale d’Arte
Duccio di Buoninsegna di Siena (2003-05). Viene invitata dalle seguenti Università a tenere una conferenza sul
proprio lavoro: The City College (CUNY), New York (1993), American University,
Corciano (2000), Accademia di Belle Arti di Brera, Milano (2003), Universidad
Nacional de Costa Rica, San José, Costa Rica (2005). Partecipa al progetto “Artist in Residence” della Metropolitan Montessori
School di New York (1998), viene invitata come Visiting Artist dal Buffalo
State College, State University of New York (2007). Ha realizzato le commissioni
pubbliche Rappresentazione teatrale per il foyer del teatro storico della Grancia di Montisi, Siena
(2005),Nascita con colore in P.zza G. Amendola a Siena (2006-09) e Pinocchio e i dottori per il Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Universitario Le
Scotte di Siena (2009-10). Nel 2014 realizza l'opera video Mare Rosso per il progetto
a La Habana di Arci Carretera Central e ARCS Culture Solidali Santa Fè:rafforzamento dei servizi socio culturali per
lo sviluppo comunitario. Nel Dicembre 2014-Gennaio
2015 partecipa al Festival Italia – Gaza, progetto di scambio e formazione
socio-culturale, Centro Italiano per lo scambio culturale VIK, Al Aqsa
University, con il patrocinio del Ministro della cultura di Gaza, Striscia di
Gaza, Palestina. Tra le numerose mostre personali e collettive, ricordiamo: The Interior Landscapes Elizabeth Harris Gallery, New York (1996), San Francisco Museum of
Modern Art Artists Gallery, San Francisco (1998), Reconstrucción en rojo Nuevas Obras Galería Nacional, San José, Costa Rica (2005), Universal Language Queens College Art Center, New York (2009), TEXT-o-&-figure Galería Nacional, San José, Costa Rica / Meridian Gallery, San
Francisco (2010) / Fabula Urbis, Lisbona (2011), De Colección, Museo de Arte y
Diseño Contemporáneo, San José, Costa Rica (2011-12), Gestos Mary Chacon
Contemporáneo, San Josè, Costa Rica (2014), Brujas pero tambien brujos Aglutinador - Brücke, La Habana (2014).
Tra i principali video screenings, ricordiamo: SonoMACLab Museo de Arte
Contemporáneo de Puerto Rico, San Juan, Porto Rico (2010), Cosa es lo humano? Museo della Preistoria del Monte Cetona, Cetona (2012), Visionaria
International Film Festival, Siena (2015), P21 gallery, Londra (2015), Al Ard
Doc Film Festival, Cagliari (2016).
FONTI:
(*) testo fornito dall'artista Franca Marini.
Bibliografia dell'artista:
FONTI ICONOGRAFICHE:
Locandina: Franca Marini.
Immagini: 1. Vincenza Triolo; 2 - 3. dal cortometraggio Franca Marini.