lunedì 29 febbraio 2016

DOMENICA 6 MARZO 2016 ARCHEOTREKKING: Parco Archeologico Di Locri Epizefiri



PROGRAMMA 

  • Ore 09.00, SS 106 nel parcheggio in prossimità dello svincolo per Condofuri Superiore - San Carlo (provenendo da Reggio lato destro): raduno;
  • Ore 09.15: partenza per Locri; 
  • Ore 10.00: arrivo e parcheggio autovetture nell'area museale; 
  • Ore 10.10: ingresso sale ed, a seguire, inizio percorso dentro il parco archeologico;
  • Ore 13.00: consumazione pranzo a sacco presso un’area attrezzata nelle vicinanze di Gerace;
  • Ore 15.00: breve visita nel borgo antico di Gerace;

PERCORSO  

Partendo alle ore 09.15 dal punto ritrovo sarà raggiunta l’Area Archeologica di Locri Epizefiri, percorrendo per  45 km (circa) la SS 106 in direzione Catanzaro. Il sito  archeologico si estende per circa 7.500 metri quadrati l’Escursione prevede: 
  • visita del Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizeferi - costo biglietto Euro 4.00 -  (ingresso gratuito per bambini/ragazzi di età inferiore a 18 anni);
  • visita guidata all'interno del parco in compagnia di una guida professionale (costo per la guida      Euro 70.00).
Al termine delle visite all'interno del Parco Archeologico sarà effettuato il trasferimento in macchina nell'area attrezzata di Ropolà a 500 m slm, dove verrà consumata la colazione a sacco a cura dei partecipanti. Nel pomeriggio seguirà una breve visita nel borgo antico di Gerace, uno dei borghi più belli d’Italia del TCI e a seguire il rientro in sede.

NOTE

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri sorge ai confini dell'area sacra di Marasà, nelle immediate adiacenze del tratto d'angolo in cui le mura dopo il loro percorso parallelo alla costa prendono a svilupparsi verso le colline. Situato presso il km. 95 della Strada Statale 106 "Jonica", il Museo venne realizzato su progetto dell'architetto G. De Franciscis ed aperto al pubblico nel 1971 con la denominazione di "Antiquarium di Locri". E' una struttura di piccole dimensioni che si sviluppa essenzialmente su due livelli. Il livello sopraelevato è costituito dalla classica area espositiva nella quale trovano posto i reperti e le varie teche che li contengono, disposti secondo un criterio basato sul luogo di rinvenimento del manufatto; il secondo livello è uno spazio aperto che si sviluppa al di sotto del livello sopraelevato a formare quasi un portico nel quale trovano posto reperti di dimensioni maggiori quali sarcofagi, cippi funerari ed elementi architettonici di varia natura, tale spazio è stato inoltre utilizzato anche per conferenze e presentazioni relative all'attività archeologica sviluppatasi nel corso degli anni. Nell'estate del 1998 grazie all'opera svolta dal suo direttore dell'epoca, il dott. Claudio Sabbione, l'Antiquarium viene elevato al rango di Museo Nazionale riconoscendo la fondamentale importanza dell'area archeologica di Locri Epizefiri nell'ambito del patrimonio culturale del nostro paese. Tale evento segna un momento importante per lo sviluppo dell'intera area archeologica che, nel più ampio progetto di istituzione del Parco Archeologico, viene significativamente ripensata anche per via delle nuove campagne di scavo che interessarono l'area romana della città antica.

SITO PARCO ARCHEOLOGICO LOCRI EPIZEFERI:
http://www.locriantica.it/sito/museo.htm


(*) Si consigliano:
1. Scarpe e abbigliamento da trekking;
2. Cappello; 
3. Scorta di acqua potabile.


domenica 14 febbraio 2016

DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016 ARCHEOTREKKING: L’altra faccia dell’Amendolea



L'escursione è stata organizzata dal Gruppo Archeologico “Valle dell’Amendolea” in collaborazione con il club “Alpinismo Giovanile del C.A.I. RC” e si svolgerà presso le seguenti località: LICORDARI, ZUMBELLO, FRANA DI COLELLA e  ROCCAFORTE DEL GRECO (VUNI’). 

PROGRAMMA 

  • Ore 09.00, SS 106 nel parcheggio in prossimità dello svincolo per Condofuri Superiore - San Carlo (provenendo da Reggio lato destro): raduno;
  • Ore 09.15: partenza per monte Scafi - Roccaforte del Greco; 
  • Ore 9,45: arrivo (parcheggio autovetture) in località Licordari; 
  • Ore 10.00: inizio escursione;
  • Ore 13.00: pranzo a sacco presso il rifugio Zumbello;
  • Ore 15.00: fine escursione.

PERCORSO  

Partendo alle ore 09.15 dal punto ritrovo sarà raggiunta la località Licordari alle 09.45, percorrendo la strada provinciale che conduce a Roccaforte del Greco, in prossimità dello svincolo che porta al Monte Scafi si parcheggia e si inizia il percorso escursionistico risalendo il versante aspromontano. Lungo il percorso si possono ammirare sullo sfondo i campi di Bova e il Monte Cavallo, nel territorio comunale di Roghudi. Il tracciato del percorso escursionistico si alterna con tratti pianeggianti e a pendio, che possono essere percorsi anche da escursionisti meno esperti. Il percorso è caratterizzato da una tipica vegetazione spontanea mediterranea che man mano risalendo i versanti lascia il posto a castagneti, dove è possibile ritrovare sporadici esemplari di pino laricio. Il tragitto si sviluppa per circa 4 Km passando da una quota di 975 m s.l.m., in località Lcordari, a una quota di 1.330 m s.l.m., in località Zumbello, qui si prosegue per altri 0,5 Km circa verso la sommità del versante aspromontano arrivando nella località della cosiddetta Frana di Colella a 1.370 m s.l.m.; qui con una breve sosta si può osservare il versante soggetto a rischio idrogeologico con la faglia attiva e fare riprese fotografiche della Fiumara dell'Amendolea da punti di vista suggestivi. Terminata la sosta si riprende il percorso e si rientra nell'area attrezzata in località Zumbello,  dove in un rifugio montano si consumerà il pranzo a sacco a cura dei partecipanti. 

NOTE



Frana Colella _ Coordinate:   38°4'19"N   15°52'16"E
La Frana Colella è uno dei più estesi fenomeni franosi d’Europa, situato lungo il vallone Colella affluente destro della fiumara Amendolea. Dai rilievi risulta che la parte più alta dell’orlo di frana è situata tra la cime di Monte Pietre Bianche (1436 m s.l.m.) a nord e Punta d'Atò (1378 m s.l.m.) a sud - sud est. Questa frana è un imponente manifestazione del fenomeno di “dissesto idrogeologico”, che caratterizza parte del territorio aspromontano, solo di recente è stato riconosciuto come D.G.P.V. (Guerricchio et alii 1996), che interessa quindi i versanti del vallone e le aree limitrofe. Il complesso roccioso costituito da Gneiss Occhiadini, Filladi e Scisti biotitici, alterato intensamente ed argillificato, acquista così effetti cromatici particolari, che insieme alle forme complesse determinano un paesaggio surreale e suggestivo.


(*) Si consigliano:
1. Scarpe, abbigliamento e attrezzature da trekking;
2. cappello;
3. scorta di acqua potabile;
4. K-Way per la pioggia.