domenica 30 ottobre 2016

PASSEGGIATA GRECANICA NELL'ASPROMONTE GRÈKO ... VIVERE IL TERRITORIO I SAPERI E I SAPORI


Giorno 30 ottobre 2016, 
una domenica d'autunno oppure di primavera? 


La Passeggiata Grecanica comincia già alle otto quando si arriva al punto raduno a Condofuri Marina sulla SS106 all'altezza del bivio per Condofuri. Arrivati ci s'incontra già con tanti amici tra cui Bruno Maisano della "Cooperativa Tutela dell'Aspromonte", che ci accoglie di prima mattina con il sorriso ed una sorpresa. Solo più tardi, lungo il cammino, si scopre che la sorpresa altro non sono prelibatezze della gastronomia greco calabra. 

SI PARTE ... destinazione Vua (Bova)


Vua troviamo ad aspettarci altri amici, provenienti dalla Chòra ma anche da più lontano; dopo una piccola sosta con degustazione e un introduzione di Francesco Manglaviti, Direttore del "G. A. Valle dellAmendoleaha inizio il trekking. Tutti insieme e con grande entusiasmo c'incamminiamo con zaino in spalle. L'accesso al Sentiero n. 128 nel territorio dell'EPNA ci proietta sin dall'inizio su uno scenario mozzafiato.

DIREZIONE Gallicianò... 

Il Sentiero n. 128 è un'antica via che da Bova conduce alla Fiumara dellAmendolea e a Gallicianò ma anche a Delianuova,valicando l'Aspromonte dal versante ionico a quello tirrenico con due - quattro giorni di marcia. In tempi antichi gli abitanti della colonia greca di Delia, cittadina fondata alla foce della fiumara del San Pasquale, tra l'attuale Bova Marina e Palizzi, risalirono la montagna allo scopo di insediarsi in zone più protette dagli attacchi dal mare. Alcuni si stabilirono a Bova, invece, altri si sparsero e valicarono il crinale per fondare Paracorio, vicino Pedavoli. Quest'ultimi nuclei abitati caratterizzano oggi l'importante centro di Delianuova, sulla Piana di Gioia Tauro e sul TirrenoIl sentiero tracciato dagli abitanti di Delia è attivo fino alla metà dell'Ottocento per favorire i contatti e gli scambi fra la gente di Bova e quella di Pedavoli, in un amore fraterno di condivisione, specialmente in occasione delle rispettive feste patronali: la festa di S. Domenica a Paracorio e la festa di S. Leo a Bova, oppure durante l'anno per raggiungere un mulino, un frantoio o una bottega artigiana e i mercati. Grazie alle memorie storiche ed i racconti, è ancora vivo il ricordo dei viaggi a piedi con compagni di viaggioil mulo, il carico di derrate alimentari e/o di prodotti artigianali, attraverso l'Aspromonte. Il viaggio avveniva di notte per raggiungere la destinazione di buon mattino dopo lunghe ore di cammino. Lo spopolamento dei borghi dell'entroterra con l'esodo verso il mare, il conseguente abbandono delle attività tipiche della tradizione agro pastorale, come la costruzione di strade carrabili più comode, hanno determinato nel tempo un cambio di funzione di questo vecchio tracciato. 


Oggi quest'antico sentiero, percorso e descritto brevemente da Norman Douglas nella sua opera "Old Calabria" non è più percorso da pastori, artigiani e contadini ma torna a vivere con tutta la sua storia per gli appassionati di trekking, di bellezze naturalistiche, paesaggistiche e culturali, che non vogliono perdersi un Aspromonte Greco in tutta la sua magnificenza. 




È stato interessante, mentre si camminava, odire antichi saperi sui luoghi che attraversavamo, e che gentilmente Patrizia Romeo di Bova ci ha trasmesso con amore per la sua terra natia. 
Arrivati a un bivio, invece d' imboccare il sentiro in direzione Delianuova, si svolta a destra per dirigersi verso la fiumara dell'Amendolea. 


Il sentiero si sviluppa in zone scarsamente antropizzate ma interessanti dal punto di vista paesaggistico e naturalisti. Quasi subito si entra a contatto con uno scenario aperto e suggestivo verso la fiumara e i crinali dell’Aspromonte greco rigogliosi di una macchia mediterranea con i suoi colori autunnali intensi, che accompagnano ed allietano il cammino. 



Punti strategici offrono la possibilità di fermarsi per ammirare un paesaggio d'altri tempi e catturare con un obiettivo fotografico vedute paesaggistiche ariose e aperte verso nord - ovest e nord - est, oppure dall’alto verso il basso dove il colore candido del letto della fiumara dell’Amendolea spicca sovrano sui crinali. 


Ad un certo punto si prende la discesa e qui la vegetazione diventa più fitta gli alberi con i loro rami creano delle vere e proprie gallerie che attraversiamo. Giunti all'alveo della Fiumara dell'Amendolea in località Focolio  si fa una sosta per riposarsi un pò all'ombra per poi visitare il Mulino Zindato prima di riprendere il cammino in salita verso Gallicianò.


Il Mulino Zindato si trova in una posizione strategica, in una vallata al centro dei colli che ospitano i borghi più importanti dell’Area Ellenofona, quali: Amendolea, Bova, Roghudi Vecchio, Ghorio, Rocca Forte del Greco, Gallicianò; e proprio da questi luoghi che i contadini si recavano a Focolio per la macinatura dei cereali, percorrendo le numerose mulattiere, che in questo luogo conducevano. L’antico mulino fu danneggiato dall’alluvione del 1951; fu ripristinato ma in seguito ai danni causati da un secondo alluvione, nel 1972 fu definitivamente abbandonato. La famiglia Zindato, da Focolio si trasferì in altri luoghi ed oggi i discendenti ritornano di tanto in tanto. La stessa energia delle acque dell’Amendolea che era fonte di ricchezza per la struttura produttiva fu causa di rovina e determinò per i loro proprietari un cambiamento improvviso nello stile di vita. La chiusura e l'abbandono del mulino non sono attribuibili solo alla catastrofe  naturale che interessò l’area. Infatti, negli anni Settanta del Novecento, vi fu nel territorio dell’Aspromonte greco un’evoluzione e trasformazione delle attività artigianali e produttive, conseguenti alla migrazione verso le coste e il nord Italia della popolazione. Accanto ai ruderi del mulino altre strutture architettoniche erano adibite ad abitazione, magazzini, bottega artigianali ed altri stabilimenti produttivi. Questo mulino è un impianto del tipo “greco”, costituito da un asse di legno verticale nella cui parte bassa vi era una serie di pale a cucchiaio, immerse nell’acqua. Esse erano fatte girare da un getto d’acqua a forte pressione, che si otteneva con cadute alte attraverso la “doccia”, che permetteva una rotazione della ruota idraulica.
Un’imboccatura più o meno stretta a seconda delle stagioni e del regime delle acque, provvedeva a dirigere con forza il getto d’acqua sui cucchiai, costringendo l’albero alla rotazione. La doccia  si collegava alla "Saettaun vano  integrato alla torre  a forma d'imbuto inclinato, alla fine, munito nel segmento finale di graticola di ferro che faceva da filtro per impedire il passaggio di eventuali pietre che di solito si accompagnavano con l'acqua. Il mulino, quindi era costituito da due zone contraddistinte: quella umida della ruota, che altro non era il motore, e quella asciutta delle macine per la molitura. Il mulino era un luogo dove si faticava molto, ma era anche il luogo che con la propria produttività riusciva a mantenere e incrementare lo sviluppo socio – economico di un territorio, essere canale di scambi commerciali ma anche di quelli socio – culturali. Nei primi decenni del Novecento, sotto il Regime Fascista, il mugnaio Zindato, proprietario del mulino, non accettò la dura ed impopolare disciplina sui generi alimentari di prima necessità; che venne imposta sia per controllare la produzione, il commercio ed il consumo dei generi alimentari stessi, sia per approvvigionare di vettovaglie le forze armate, dettate dal Regime. Opponendosi alla regola che contingentava la produzione di farine, gli Zindato iniziarono a macinare clandestinamente, giorno e notte; un lavoro continuo, che era portato avanti da tutti i membri della famiglia con l’accortezza di non esser scoperti, perché la propria vita era importante ma aiutare la gente della Calabria greca a non desinare, ammalarsi ed invece a sopravvivere, lo era ancora di più. (1) 




Finita la  visita culturale si parete per compiere la seconda parte del percorso si attraversa l'alveo della fiumara dell'Amendolea e prima di riprendere il sencondo tratto di cammino verso Gallicianò, si gustano  fichi secchi e mandorle quest'ultime arrivate da Lazzaro di Motta S. Giovanni, 
grazie a Noemi Evoli che le ha offerte al gruppo.




Si parte carichi, ora il percorso è in salita; anche in questa seconda parte del nostro cammino non mancano punti strategici con vedute mozzafiato questa volta ariose e aperte verso sud - ovest.





Arrivati in cima a pochi chilometri da Gallicianò un secondo gruppo di amici aspetta, la gioia è grande per la presenza di molti bambini. 
Ma le presenza non finiscono si aggiungono al gruppo di viaggiatori per l'ultimo tratto di risalita i Sindaci: di Roghudi, Pierpaolo Zavettieri, di Rocca Forte del Greco, Domenico Penna;  il Presidente dell'EPNA, Giuseppe Bombino e due agenti del Corpo Forestale dello Stato.  


Il nostro amico Raffaele Grimaldi arrivato nella Bovesia dalla provincia di Catanzaro è stato il primo ad incontrarli, lui ricorderà anche questa uscita con noi, a suo dire esprime così ciò che prova: << ... non ho parole per descrivere tutte le piacevoli emozioni vissute durante l'intera giornata, credo di poter dire la stessa cosa del sentiero n.128 , non avrà mai visto tantissimi percorrerlo, dai bambini ai tantissimi adulti, inparticolare il tratto finale verso Galliciano. Per pura coincidenza mi sono trovato qualche metro in testa al gruppo, sono rimasto estasiato sopratutto nel vedere oltre ai tanti personaggi, anche il Presidente del EPNA "uno di noi, in mezzo a tutti noi, ringrazio veramente tutti ...>>

A Gallicianò, troviamo ad accoglierci i residenti tra loro ci viene incontro l'architetto Domenico Nucera con la sua macchina fotografica  e poi Domenica Nucera, loro  rappresentano insieme a Raffaele Rodà, Giovanni e tutti gli uomini e donne che vivono qui il cuore pulsante di Gallicianò, sempre attivi con un lavoro di una vita hanno permesso la conservazione di un tesoro inestimabile che sorprende sempre con un'eccellente ospitalità. 



Riuniti in piazza ammiriamo le grandi tavole imbandite a festa per tutti noi viaggiatori della Passeggiata Grecanica. Donne e uomini già dall'alba si sono messi all'opera per farci degustare i sapori grecanici; non vediamo l'ora di dare loro merito saziando il palato. 






Prima, però, si apre un momento di dialogo e al centro della piazza ci si raduna, senza sentir stanchezza ascoltiamo con grande attenzione.
Siamo al completo arriva anche il Sindaco di Condofuri Salvatore Mafrici.


Prende la parola Bruno Maisano a nome della Cooperativa "Tutela dell'Aspromonte", che ha organizzato con professionalità ed eccellenza una Passeggiata Grecanica con l'EPNA coinvolgendo il Gruppo Archeologico Valle dell'Amendolea. Il discorso di Bruno è stato un colpo al cuore di chi ama visceralmente i nostri borghi e il territorio grecanico. 
Con grande umiltà e senza politica ha espresso e ribadito punti salienti, anche di discorsi già affrontati in altri incontri con le associazioni locali, per vedere realizzato un sogno, quello di un nuovo sviluppo nell'Area Grecanica dove tutti sono chiamati ad essere protagonisti con il proprio ruolo. I tre Sindaci: Pierpaolo Zavettieri di Roghudi, Domenico Penna di Rocca Forte del Greco e  Salvatore Mafrici di Condofuri, hanno ampiamente elargito sulle potenzialità delle ricchezze di questi territori, sul loro impengno a livello territoriale e sulla possibilità di un nuovo sviluppo grazie a un cambio di politica che ora si proietta su un lavoro di squadra tra Enti locali in un territorio di appartenenza ben più ampio quello dell'Area Grecanica, per programmare progetti comuni per un nuovo sviluppo. 




Francesco Manglaviti Direttore del nostro Gruppo Archeologico Valle dell'Amendolea ha ringraziato per il compito che gli è stato affidato in questa Passeggiata Grecanica; e ha ribadito l'importanza storica e sociale del Sentiero n. 128 con le sue ricchezze e la tradizione agro pastoriale locale.

A concludere è stato il Presidente del Parco Nazionale dell'Aspromonte il Dott. Giuseppe Bombino, con il suo discorso arricchisce di valori ancor di più quanto già affermato da Bruno Maisano e dai Sindaci presenti, infatti, parlando delle "Trame della nostra Terra" la cui geografia ha determinato paesaggio che catturano attenzione, ribadisce quanto sia importante ed essenziale valorizzare e promuovere per rivivere un nuovo sviluppo socio - economico. 


Così con un impegno costante e concreto per il territorio e le sue comunità, come in altre occasioni, anche questa volta, il Parco Nazionale dell'Aspromonte ha sostenuto l'attività di Promozione e Conoscenza del Territorio nell'ambito del Sentiero 128 con la degustazione di prodotti tipici grecanici nella culla dell'antica lingua greco - calabra. Nutrita la mente con l'ascolto si passa a nutrire il palato con i sapori raffinati della cucina  dell'antica tradizione agro pastorale, grazie all'impegno di donne ed uomini, che hanno lavorato per tutta la mattina e di continuano durante la giornata per onorare anche gli antichi valori dell'accoglienza tipica della Calabria greca; loro insieme agli artigiani e ai suonatori sono i veri protagonisti di un borgo vivo.





La giornata non  finisce con la degustazione, infatti si balla grazie ai Suonatori di Galliciano che ci allietano con suoni della tradizione greco - calabra; chi non balla fa una visita al Museo, alle Chiese, una passeggiata per l'antico borgo, alla bottega artigianale soffermandosi nei piccoli spazi espositivi di prodotti tipici locali, tra cui spicca la marmellata di Fichi d'India come una prelibatezza d'altri tempi.





La giornata si conclude ma un nuovo Sole ha illuminato questa Passeggiata Grecanica,
 oggi si può affermare che 

"... La condivisione e l'amore per la nostra Terra, calabro greca, tra donne e uomini, che lavorano in sinergia per un fine comune, hanno permesso di vivere l'intensità dei tesori della Vallata dell'Amendolea nell'Aspromonte Greco. 
Nutrimento per l'anima e nuova linfa per i nostri borghi 
in un giorno d'autunno e/o primavera ..."

ART. DI
VINCENZA TRIOLO


FONTI ICONOGRAFICHE: 
Fotografie di Vincenza Triolo

FONTI BIBIOGRAFICHE: 
(1) V. TRIOLO in Rivista online Cesar Rivista Online: Cultura _ Evoluzione _ Storia _ Archeologia e Arte _ Ricerca, n. 15 - 26 agosto 2016, pp. 1 - 6, dal titolo: Il Mulino Zindato in località Focolio nel cuore della Calabria greca. L'articolo oltre la descrizione del Mulino ingloba ricerche e studi  ma anche memorie storiche arrivate attraverso i racconti di mio nonno materno Antonio Zindato.  





martedì 25 ottobre 2016

PASSEGGIATA GRECANICA

Cartolina Evento

Attività di Promozione e Conoscenza del Territorio dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte nell'ambito del SENTIERO N. 128


ORGANIZZATORI:
Cooperativa "TUTELA DELL'ASPROMONTE" 
Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte 
Gruppo Archeologico "VALLE DELL'AMENDOLEA" di Condofuri

PROGRAMMA:
Ore 08.00:  presso statale Jonica 106, (provenendo da Reggio C. - piazzale lato destro in prossimità dello svincolo per Condofuri Superiore - San Carlo), RADUNO. 
Ore 08.15: trasferimento a Bova, ed a seguire, relativa partenza per Gallicianò (l’Acropoli della Magna Grecia), arrivati a VUA si parcheggia ed INIZIO PERCORSO SENTIERO N. 128
Ore 11.30: ARRIVO A GALLICIANO' 

Meta dell’escursione: l’arrivo a Gallicianò sarà preceduto da una visione panoramica e mozzafiato delle anse maestose dell’Amendolea ed i ruderi del Mulino Zindato di Focolio.

Saluti del Presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte dei Sindaci e delle Associazioni e Gruppi locali, a seguire degustazione prodotti tipici locali.

DIFFICOLTÀ: cat. E (turistica), prevede un tempo di percorrenza di circa due ore e trenta minuti.
RIENTRO: è previsto nel pomeriggio.  

(*) PER IL TREKKING si consigliano:
1. Scarpe, abbigliamento e attrezzature da trekking;
2. cappello;
3. occhiali da sole;
4. k-way per ripararsi eventualmente dalla pioggia;  
5. scorta di acqua potabile.

N. B. 
Ogni componente della comitiva partecipa a titolo volontario e sotto la propria responsabilità, sollevando l’organizzazione da qualsiasi danno o incidente che si potrebbero verificare durante l’Archeotrekking; esonerando così l'organizzazione da ogni responsabilità civile o penale. 

AVVISO IMPORTANTE: 
PER OFFRIRE UN BUON SERVIZIO 
E GARANTIRE UNA BUONA ORGANIZZAZIONE DELL'EVENTO 
SI PREGA LA S. V. DI DARE ADESIONE DI PARTECIPAZIONE
CHIAMANDO AL NUMERO DI 
TEL.: 338 7628710
ENTRO LE ORE 15.00 DI SABATO 29 OTTOBRE 2016 
GRAZIE


Calà porpàtima me emìse 
(Buona camminata con noi) 



NON MANCATE 
VI ASPETTIAMO NUMEROSI !!!

PAGINA FB COOPERATIVA TUTELA DELL'ASPROMONTE aRL: 

PAGINA FB PARCO NAZIONALE DELL'ASPROMONTE: 

PAGINA FB GRUPPO ARCHEOLOGICO "VALLE DELL'AMENDOLEA" DI CONDOFURI:

sabato 15 ottobre 2016

NEWS DA CONDOFURI: MERCATINO DI NATALE DELL'AREA GRECANICA A CURA DEL COMITATO CIVICO PRO CONDOFURI



Il Comitato Civico Pro Condofuri anche quest'anno è al lavoro per organizzare al il mercatino che si svolge da anni a Condofuri in occasione delle Feste Natalizie. 
Quest'anno una novità, infatti nell'edizione del 2016 Il Mercatino di Natale Condofurese cambia veste e nome, diventa più ricco e diventerà il "Mercatino di Natale dell'Area Grecanica", con il patrocinio dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte e del Comune di Condofuri. 

La quinta edizione si svolgerà come di consueto a Condofuri Marina (RC) in un'area di circa 2.000 mq, in via Mare nella stupenda cornice del basso Jonio reggino, e con il maestoso monte Etna che si staglia sullo sfondo della dirimpettaia Catania. 

Nei tre giorni 9 - 10 - 11 dicembre 2016, presso gli stand impreziositi da colori, luci e musiche natalizie sarà possibile trovare tante idee regalo, addobbi natalizi, presepi e prodotti di qualità, assaggiare le specialità gastronomiche tipiche locali nel cuore della meravigliosa Area Ellenofona dell'Area Grecanica ed essere accolti con il consueto calore del sud in un ambiente intriso di atmosfera natalizia. 

Le Aziende, gli artigiani e chiunque fosse interessato a partecipare con i propri espositori di prodotti può scaricare il regolamento ed il modulo di adesione attraverso il seguente link: 

https://drive.google.com/drive/folders/0B-1aaWRfbKRcUnhLemF2bjE2ZjA?usp=drive_web

PAGINA EVENTO FB: 
https://www.facebook.com/events/1047868815330972/


PER TUTTI GLI ESPOSITORI 



DOMENICA 23 OTTOBRE 2016, dalle ore 18.00 in poi, presso la sede del COMITATO CIVICO PRO CONDOFURI in via Duca D'Aosta 124 Condofuri (RC) (ex scuola elementari) si terrà una riunione con tutti gli espositori interessati a partecipare al prossimo Mercatino di Natale dell'Area Grecanica 2016. 
Il Comitato Civico Pro Condofuri durante l'incontro fornirà utili informazioni sulla manifestazione e contemporaneamente ben lieto di accogliere dagli stessi espositori idee, suggerimenti o eventuali segnalazioni di criticità su quanto ci si appresta ad organizzare secondo le proprie esigenze ed esperienze per organizzare al meglio la manifestazione. 

Il Comitato Civico Pro Condofuri vi aspetta numerosi per rendere ancora più ricco e bello il Mercatino di Natale dell'Area Grecanica 2016. 
L'evento ha come protagonisti le Aziende, gli Artigiani e tutti gli standisti, per cui la vostra presenza, opinioni e richieste sono le benvenute in fase organizzativa. 

PAGINA EVENTO FB: 
https://www.facebook.com/events/755928554547814/




PAGINA SOCIAL FB COMITATO CIVICO PRO CONDOFURI: 
https://www.facebook.com/procondofuri/

NEWS: IL GRUPPO ARCHEOLOGICO VALLE DELL'AMENDOLEA CON ALTRE ASSOCIAZIONI NEL PROTOCOLLO D'INTESA DEL COMUNE DI CONDOFURI PER UN'IMPORTANTE INIZIATIVA



Il Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" aderisce e rientra in un'importante iniziativa del Comune di Condofuri a beneficio del territorio e della popolazione dello stesso territorio comunale. 

Infatti, il Comune di Condofuri, con Deliberazione della Giunta Comunale relativa alla giornata del 5 Ottobre 2016, delibera: 
  • di partecipare per l'anno 2016 al bando indetto dal Dipartimento della Gioventù e dei Servizio Civile Nazionale, nell'ambito del Settore Patrimonio artistico e Culturale Area di intervento Valorizzazione sistema museale pubblico e privato, richiedendo fino a un massimo di otto volontari;
  • di approvare il progetto denominato"Condofuri tra natura,a arte e cultura" redatto dalla Società "Nuove opportunità S.r.L", con la quale è in corso un abbonamento, in collaborazione con l'area amministrativa;
  • di approvare, gli schemi di protocollo d'intesa tra il Comune di Condofuri ed i seguenti soggetti: 
  1.        Pro Loco di Condofuri 
  2.        Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" di Condofuri; 
  3.        Associazione "la Tarantella crea dipendenza";
  4.        Associazione "Cum.El.Ca, La Tarantetla Crea Dipendenza;
  5.        Istituto Comprensivo Bova - Condofuri.

Per maggiori informazioni e per prendere visione della delibera integrale, cliccare il link seguente, messo a disposizione dal Comune di Condofuri attraverso il proprio canale Web:

Ogni associazione con cui è stato stipulato il protocollo d'intesa, in questi anni ha svolto un ruolo determinante ed attivo per l'individuazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale dell'intero territorio comunale; con tale partecipazione di ognuna, in tale occasione, si potranno incrementare le attività per ogni sezione territoriale attribuita con i loro beni culturali e formare anche otto giovani volontari che potranno apprendere quelle conoscenze che è intento sia delle stesse realtà associative sia dell'Amministrazione Comunale tramandare alle generazioni future; oltre che incrementare sul territorio un turismo culturale ed eco - sostenibile attraverso la creazione di una rete culturale. 

sabato 8 ottobre 2016

BACHECA FORUM:

L'ULTIMA SPIAGGIA 

In questa "Bacheca Forum" saranno riportati tutti i messaggi, note ed email ricevute; una pagina dedicata alle riflessioni di tutti quelli che sensibili al tema esporranno le loro opinioni ed idee, un contributo importante di crescita e di buone proposte per un Progetto di Lungomare che sia la realizzazione di un sogno per la salvaguardia del nostro paesaggio delle coste nella Calabria Greca, in tessuto sociale presente e vigile per il bene comune. 


PER MANDARE MAIL CON CONTRIBUTI DA PUBBLICARE IN BACHECA UTILIZZARE IL SEGUENTE INDIRIZZO MAIL:


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RAFFAELE FARINA 
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
martedì 11 ottobre 2016 ore 18:58 – messaggio mail 
Buongiorno,
plaudo con piacere all'iniziativa che avete chiamato "l'ultima spiaggia".
Vi segnalo un link a documenti interessanti che riguardano studi sulla difesa della costa.


In particolare il documento seguente, è riferito al progetto di ripristino delle serie dunali a tutela dell'arenile.



Grazie. I miei migliori auguri di successo nella difesa del territorio.

NOTA: Con questa mail il Dr. Raffaele Farina segnala l'importante documentazione di studio del progetto in atto Life Caretta CALABRIA. Il progetto  LIFE Caretta Calabria si prefigge di contribuire alla tutela della più importante area di nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta in Italia, rappresentata dalla costa ionica reggina, attraverso una serie di azioni volte, da un lato, a ridurre le catture accidentali nelle attività di pesca e, dall'altro, alla conservazione e al ripristino di quattro settori di habitat dunali strategici per la nidificazione. 

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DOMENICO MEGALE
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
martedì 11 ottobre 2016 ore 14:46 – messaggio mail 
Invio volentieri questo intervento per la pubblicazione sulla bacheca forum "l'ultima spiaggia", ringraziandovi anticipatamente per l'importante servizio che rendete ad un territorio così bello.

«Devo dire che sono favorevolmente stupito dell’interessante dibattito che si è avviato a seguito della vicenda che ormai tutti conosciamo come “ultima spiaggia”.
In effetti un certo turismo irresponsabile e una mentalità che vede nella ricerca dell’utile individuale l’unico criterio per le scelte da farsi, configurano un’economia che produce vantaggi solo per alcuni e per giunta esclusivamente di breve termine, “segando il ramo dove si è seduti” (Brecht). Questa impostazione considera il territorio solo come risorsa da usare e consumare, senza preoccuparsi degli effetti che determinate scelte comportano quanto alla sua salvaguardia: è infatti dall’ambiente naturale che l’uomo trae il suo nutrimento e deturparlo non significa solo degradarne la bellezza ma minare le basi stesse della nostra sopravvivenza.
Viceversa riportare a condizioni il più possibile naturali l’ambiente condurrà, sempre più, ad attirare quelle presenze umane che possono avere un carattere di stabilità. Per fortuna, infatti, il turismo sta progressivamente diventando “responsabile” e questo significa che a beneficiarne sarà innanzitutto la popolazione locale – chi decide di frequentare un posto in modo anche solo temporaneo (come è il caso del turista) lo farà tornando sempre volentieri su un luogo “vivo” da un punto di vista sia naturale che sociale, promuovendo così nel lungo termine tutte quelle attività (agricole, artigianali e commerciali) che gravitano su quel territorio. E’ dunque preciso interesse  di coloro che vivono e lavorano in loco preoccuparsi di conservare il “proprio” territorio. Il decoro solo di facciata (come sarebbe la costruzione del tipico lungomare cementificato) produce utili solo temporanei, del tutto illusori per chi su quel territorio vive e lavora.
Complimenti quindi alle diverse associazioni che si stanno mobilitando per l’”ultima spiaggia”, importante ora è che andiate avanti con la vostre iniziative coinvolgendo in modo stabile quote sempre più significative della popolazione locale».

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GIUSEPPE ERRERA 
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
martedì 11 ottobre 2016 ore 09:57 – messaggio mail 
Un cittadino lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Ogni vagito di una comunità partecipante è da salutare con gioia; se continuano a formarsi concrete comunità territoriali (Condofuri potrebbe considerare, per fare solo un esempio, l’esperienza del comune di Grottammare) si tiene in piedi l’unica speranza di contrastare lo strapotere dell’economia, che invece di essere uno strumento al servizio dell’umanità e dell’ambiente si pone come una divinità terribile che richiede continui sacrifici di ogni cosa. Questo Forum è importante, come è stata importante l’assemblea, come sarà importante ogni cura dell’approfondimento e del dibattito, e ogni contromisura che blocchi la tendenza dominante alla banalizzazione, incarnata in questo caso, per esempio, dall’articolo di Calabria Reportage.
Penso che bisognerà infatti porsi soprattutto il problema dell’egemonia culturale. Nella realtà confinante di San Lorenzo c’è un litorale deturpato, ci sono dei lidi volgarissimi (e, tra l’altro, sull’impianto di uno di questi c’è un processo in corso con alcuni elementi della Capitaneria di Porto sul banco degli accusati) ma mi sembra che la popolazione stessa abbia assunto il senso cittadino del "decoro" come orizzonte, che desideri darsi la zappa sui piedi con cemento e animazione rumorosa. Il sindaco Russo, nelle registrazioni dell’assemblea che ho appena ricevuto, appare grottesco quando dice, davanti a persone due secoli più avanti di lui sui problemi ambientali, “ho i soldini e il lungomare lo devo completare”, ma i suoi elettori sposano in pieno lo stupro della costa che progetta, e non considerano la cosa più importante: senza le dune non si può contrastare l’erosione costiera e si ritroveranno senza spiaggia entro pochi anni.

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ROSALBA PETRILLI, Biologa
NOTA: 
"UN TESSUTO SOCIALE DAL VALORE ANTICO ED INESTIMABILE"
sabato 8 ottobre 2016 ore 9.47 – messaggio mail
Quando capitai la prima volta nell’Area Grecanica, mi sembrò di essere accolta da una grande famiglia. L’affiatamento tra le persone che andavo incontrando era tale che sospettai fossero tutti parenti. Per me ciò avrebbe comportato non poche difficoltà; anzi, sarebbe stato un grande problema, dato che cercavo individui geneticamente lontani da almeno 3 generazioni! Successivamente le analisi non rilevarono consanguineità tra i donatori, ma l’affermazione di colei che è diventata una cara amica mi fece capire che l’impressione non era del tutto sbagliata: “se sento parlare male di qualcuno di noi, è come se sentissi parlare male di me personalmente!”.
L’assemblea pubblica in cui si è discusso delle sorti del lungomare di Condofuri è stata un’ulteriore conferma della presenza di un tessuto sociale da coltivare e difendere tanto quanto la lingua, il territorio e la biodiversità.
Sabato scorso ho assistito a quasi cinque ore di dibattito civile di alto contenuto che difficilmente si sarebbe potuto svolgere altrove. A Girifalco, realtà in cui vivo, la piazza sarebbe diventata un campo di battaglia dopo la prima mezz’ora! Sono testimone del fatto che il degrado dei rapporti sociali si verifichi parallelamente a quello del territorio e delle sue risorse.
Dove il patrimonio naturale è meglio conservato, si è ancora capaci di intessere relazioni autentiche e solidali. A Condofuri, il primo ottobre sono accadute cose molto importanti. Fatta eccezione per l’intervento del Sindaco di San Lorenzo, il quale ha manifestato l’intenzione di un inopportuno prolungamento del lungomare, si è attestata come opinione comune l’idea di difendere il litorale dai deliri cementizi e sono state avanzate proposte di modifica al progetto improntate alla sostenibilità ambientale. Ma soprattutto, si è dato vita ad ottimi strumenti di confronto tra l’amministrazione e la popolazione, come l’assemblea pubblica e la costituzione del laboratorio territoriale, efficaci per il lungomare di Condofuri, si spera anche per quello di San Lorenzo e contro eventuali tentativi di attacco al territorio.
Tutte le persone e le associazioni che hanno condiviso l’evento hanno rinforzato un tessuto sociale dal valore antico ed inestimabile.

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MATTEO CHINDEMI
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
mercoledì 5 ottobre 2016 ore 19:23 – commento su pagina FB
Vista l’importante discussione che si è sviluppata (davvero troppo rara!), mi decido anch’io a intervenire a nome di un gruppetto di persone, nonostante le vicende della vita mi abbiano portato, almeno per ora, a trasferirmi al nord. Con altri amici abbiamo iniziato a frequentare occasionalmente San Lorenzo Marina e ci siamo a poco a poco resi conto della bellezza che ci circondava. Purtroppo però, negli anni, ci siamo accorti che un atteggiamento “turistico” sempre più banale ha comportato attenzione sempre minore non solo alla bellezza ma anche ai reali bisogni del territorio. Per dirla in breve: è assurdo (e la polemica qui non c’entra) che un sindaco che si definisce “ambientalista” possa poi inserire nel suo programma la costruzione di un “lungomare”; non starò qui a elencare i danni che la cementificazione del territorio comporta, sono danni certi e spesso irreversibili a fronte di benefici che nel tempo si riveleranno progressivamente inesistenti - paradossalmente anche i proprietari dei lidi ci perderanno, per non parlare di chi possiede case lungo la costa, destinata, se tutto continua così, a un’irreversibile erosione. L’intervento su piccola scala che sarebbe da subito possibile e necessario consisterebbe invece nel riportare a condizioni “naturali” quel che di naturale resta della zona, almeno da parte di chi a quella zona tiene davvero – singoli, organizzazioni e istituzioni; così non soltanto il nostro gruppetto riprenderà forse a frequentare quei posti un tempo così belli, ma tutti coloro che vi risiedono proteggeranno davvero il loro territorio. E negli anni a venire i flussi turistici più accorti si orienteranno verso quei territori che davvero risulteranno il meno possibile degradati da un turismo facile e predatorio; sempre più la gente cercherà luoghi incontaminati e al tempo stesso vissuti in modo integrale, luoghi in cui anche soltanto passeggiare e, chi sa, magari anche ricominciare a trarre dalla terra sostentamento e bellezza (è spudoratamente falso che le due dimensioni siano contrapposte); certo è che il traffico dei veicoli e il rumore delle discoteche non c’entrano con la marina di San Lorenzo: chi cerca quel genere di “divertimento” preferirà sempre altri luoghi ben più attraenti da quel punto di vista – noi, che del passato conserviamo una memoria viva ed intensa, a partire da essa dovremmo puntare sul futuro: per cominciare a rivitalizzare e goderci il territorio fin dall'immediato presente!

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FRANCESCO UNO
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
sabato 01 ottobre 2016 ore 11.49 commento su pagina FB
da piccolo ho frequentato anche assiduamente il lungo mare di San Lorenzo Marina e ne ricordo l'incanto, le stelle di notte ancora visibili, il suono del mare che si stagliava sui grandi silenzi che a Reggio non trovavo più; adesso tutto questo è già finito, o sul punto di finire, vista l'invasione di lidi assordanti e un atteggiamento turistico sempre più omologato; spero che l'iniziativa possa essere utile a porre un freno a questa stupida deriva.

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FRANCESCA FORGIONE
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
venerdì 30 settembre 2016 ore 19.40 commento su pagina FB
L'iniziativa è potenzialmente molto importante, e spero che rifletta effettivamente una forte coesione sociale della comunità di Condofuri intorno ai beni comuni e alla gestione del territorio. Ma la partecipazione prevista dei sindaci dei Comuni limitrofi è davvero indispensabile: visto che il litorale è una cosa unica, che di partizioni amministrative non tiene alcun conto, un'eventuale decisione virtuosa di Condofuri sarebbe ancora insufficiente. I confinanti Comuni di San Lorenzo e Bova Marina, per esempio, sono urbanizzati sulla costa con manufatti di cattivo gusto oltre che infami, e devono fare un passo indietro, perché il loro contributo all'erosione è alto e ricade anche su Condofuri. San Lorenzo, ci ha spiegato già il Prof. Barbaro, ha conosciuto negli ultimi 16 anni, a cominciare appunto dall'epoca della costruzione del lungomare e dell'impianto dei lidi, un ritmo dell'erosione costiera mai registrato in passato. L'erosione media in questo periodo è stata di 63 metri (con punte di 120 metri); se non si prendono provvedimenti, rimuovendo gli eco-mostri e ripristinando il sistema dunale, tra 10 anni lì la spiaggia non esisterà più.


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FORUM DELLE ASSOCIAZIONI VIBONESI, 
ING. A. D'AGOSTINO 
RIVISTA "QUADERNI DEL SUD - QUADERNI CALABRESI", 
PROF. F. GALLO 
CIRCOLO TERRITORIALE DI UNIONE MEDITERRANEA, 
S. FARINA - A. MAURO – avv. F. TASSONE 
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
venerdì 30 settembre 2016 ore 14:00  lettera su pagina FB