sabato 8 ottobre 2016

BACHECA FORUM:

L'ULTIMA SPIAGGIA 

In questa "Bacheca Forum" saranno riportati tutti i messaggi, note ed email ricevute; una pagina dedicata alle riflessioni di tutti quelli che sensibili al tema esporranno le loro opinioni ed idee, un contributo importante di crescita e di buone proposte per un Progetto di Lungomare che sia la realizzazione di un sogno per la salvaguardia del nostro paesaggio delle coste nella Calabria Greca, in tessuto sociale presente e vigile per il bene comune. 


PER MANDARE MAIL CON CONTRIBUTI DA PUBBLICARE IN BACHECA UTILIZZARE IL SEGUENTE INDIRIZZO MAIL:


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RAFFAELE FARINA 
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
martedì 11 ottobre 2016 ore 18:58 – messaggio mail 
Buongiorno,
plaudo con piacere all'iniziativa che avete chiamato "l'ultima spiaggia".
Vi segnalo un link a documenti interessanti che riguardano studi sulla difesa della costa.


In particolare il documento seguente, è riferito al progetto di ripristino delle serie dunali a tutela dell'arenile.



Grazie. I miei migliori auguri di successo nella difesa del territorio.

NOTA: Con questa mail il Dr. Raffaele Farina segnala l'importante documentazione di studio del progetto in atto Life Caretta CALABRIA. Il progetto  LIFE Caretta Calabria si prefigge di contribuire alla tutela della più importante area di nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta in Italia, rappresentata dalla costa ionica reggina, attraverso una serie di azioni volte, da un lato, a ridurre le catture accidentali nelle attività di pesca e, dall'altro, alla conservazione e al ripristino di quattro settori di habitat dunali strategici per la nidificazione. 

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DOMENICO MEGALE
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
martedì 11 ottobre 2016 ore 14:46 – messaggio mail 
Invio volentieri questo intervento per la pubblicazione sulla bacheca forum "l'ultima spiaggia", ringraziandovi anticipatamente per l'importante servizio che rendete ad un territorio così bello.

«Devo dire che sono favorevolmente stupito dell’interessante dibattito che si è avviato a seguito della vicenda che ormai tutti conosciamo come “ultima spiaggia”.
In effetti un certo turismo irresponsabile e una mentalità che vede nella ricerca dell’utile individuale l’unico criterio per le scelte da farsi, configurano un’economia che produce vantaggi solo per alcuni e per giunta esclusivamente di breve termine, “segando il ramo dove si è seduti” (Brecht). Questa impostazione considera il territorio solo come risorsa da usare e consumare, senza preoccuparsi degli effetti che determinate scelte comportano quanto alla sua salvaguardia: è infatti dall’ambiente naturale che l’uomo trae il suo nutrimento e deturparlo non significa solo degradarne la bellezza ma minare le basi stesse della nostra sopravvivenza.
Viceversa riportare a condizioni il più possibile naturali l’ambiente condurrà, sempre più, ad attirare quelle presenze umane che possono avere un carattere di stabilità. Per fortuna, infatti, il turismo sta progressivamente diventando “responsabile” e questo significa che a beneficiarne sarà innanzitutto la popolazione locale – chi decide di frequentare un posto in modo anche solo temporaneo (come è il caso del turista) lo farà tornando sempre volentieri su un luogo “vivo” da un punto di vista sia naturale che sociale, promuovendo così nel lungo termine tutte quelle attività (agricole, artigianali e commerciali) che gravitano su quel territorio. E’ dunque preciso interesse  di coloro che vivono e lavorano in loco preoccuparsi di conservare il “proprio” territorio. Il decoro solo di facciata (come sarebbe la costruzione del tipico lungomare cementificato) produce utili solo temporanei, del tutto illusori per chi su quel territorio vive e lavora.
Complimenti quindi alle diverse associazioni che si stanno mobilitando per l’”ultima spiaggia”, importante ora è che andiate avanti con la vostre iniziative coinvolgendo in modo stabile quote sempre più significative della popolazione locale».

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GIUSEPPE ERRERA 
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
martedì 11 ottobre 2016 ore 09:57 – messaggio mail 
Un cittadino lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Ogni vagito di una comunità partecipante è da salutare con gioia; se continuano a formarsi concrete comunità territoriali (Condofuri potrebbe considerare, per fare solo un esempio, l’esperienza del comune di Grottammare) si tiene in piedi l’unica speranza di contrastare lo strapotere dell’economia, che invece di essere uno strumento al servizio dell’umanità e dell’ambiente si pone come una divinità terribile che richiede continui sacrifici di ogni cosa. Questo Forum è importante, come è stata importante l’assemblea, come sarà importante ogni cura dell’approfondimento e del dibattito, e ogni contromisura che blocchi la tendenza dominante alla banalizzazione, incarnata in questo caso, per esempio, dall’articolo di Calabria Reportage.
Penso che bisognerà infatti porsi soprattutto il problema dell’egemonia culturale. Nella realtà confinante di San Lorenzo c’è un litorale deturpato, ci sono dei lidi volgarissimi (e, tra l’altro, sull’impianto di uno di questi c’è un processo in corso con alcuni elementi della Capitaneria di Porto sul banco degli accusati) ma mi sembra che la popolazione stessa abbia assunto il senso cittadino del "decoro" come orizzonte, che desideri darsi la zappa sui piedi con cemento e animazione rumorosa. Il sindaco Russo, nelle registrazioni dell’assemblea che ho appena ricevuto, appare grottesco quando dice, davanti a persone due secoli più avanti di lui sui problemi ambientali, “ho i soldini e il lungomare lo devo completare”, ma i suoi elettori sposano in pieno lo stupro della costa che progetta, e non considerano la cosa più importante: senza le dune non si può contrastare l’erosione costiera e si ritroveranno senza spiaggia entro pochi anni.

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ROSALBA PETRILLI, Biologa
NOTA: 
"UN TESSUTO SOCIALE DAL VALORE ANTICO ED INESTIMABILE"
sabato 8 ottobre 2016 ore 9.47 – messaggio mail
Quando capitai la prima volta nell’Area Grecanica, mi sembrò di essere accolta da una grande famiglia. L’affiatamento tra le persone che andavo incontrando era tale che sospettai fossero tutti parenti. Per me ciò avrebbe comportato non poche difficoltà; anzi, sarebbe stato un grande problema, dato che cercavo individui geneticamente lontani da almeno 3 generazioni! Successivamente le analisi non rilevarono consanguineità tra i donatori, ma l’affermazione di colei che è diventata una cara amica mi fece capire che l’impressione non era del tutto sbagliata: “se sento parlare male di qualcuno di noi, è come se sentissi parlare male di me personalmente!”.
L’assemblea pubblica in cui si è discusso delle sorti del lungomare di Condofuri è stata un’ulteriore conferma della presenza di un tessuto sociale da coltivare e difendere tanto quanto la lingua, il territorio e la biodiversità.
Sabato scorso ho assistito a quasi cinque ore di dibattito civile di alto contenuto che difficilmente si sarebbe potuto svolgere altrove. A Girifalco, realtà in cui vivo, la piazza sarebbe diventata un campo di battaglia dopo la prima mezz’ora! Sono testimone del fatto che il degrado dei rapporti sociali si verifichi parallelamente a quello del territorio e delle sue risorse.
Dove il patrimonio naturale è meglio conservato, si è ancora capaci di intessere relazioni autentiche e solidali. A Condofuri, il primo ottobre sono accadute cose molto importanti. Fatta eccezione per l’intervento del Sindaco di San Lorenzo, il quale ha manifestato l’intenzione di un inopportuno prolungamento del lungomare, si è attestata come opinione comune l’idea di difendere il litorale dai deliri cementizi e sono state avanzate proposte di modifica al progetto improntate alla sostenibilità ambientale. Ma soprattutto, si è dato vita ad ottimi strumenti di confronto tra l’amministrazione e la popolazione, come l’assemblea pubblica e la costituzione del laboratorio territoriale, efficaci per il lungomare di Condofuri, si spera anche per quello di San Lorenzo e contro eventuali tentativi di attacco al territorio.
Tutte le persone e le associazioni che hanno condiviso l’evento hanno rinforzato un tessuto sociale dal valore antico ed inestimabile.

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MATTEO CHINDEMI
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
mercoledì 5 ottobre 2016 ore 19:23 – commento su pagina FB
Vista l’importante discussione che si è sviluppata (davvero troppo rara!), mi decido anch’io a intervenire a nome di un gruppetto di persone, nonostante le vicende della vita mi abbiano portato, almeno per ora, a trasferirmi al nord. Con altri amici abbiamo iniziato a frequentare occasionalmente San Lorenzo Marina e ci siamo a poco a poco resi conto della bellezza che ci circondava. Purtroppo però, negli anni, ci siamo accorti che un atteggiamento “turistico” sempre più banale ha comportato attenzione sempre minore non solo alla bellezza ma anche ai reali bisogni del territorio. Per dirla in breve: è assurdo (e la polemica qui non c’entra) che un sindaco che si definisce “ambientalista” possa poi inserire nel suo programma la costruzione di un “lungomare”; non starò qui a elencare i danni che la cementificazione del territorio comporta, sono danni certi e spesso irreversibili a fronte di benefici che nel tempo si riveleranno progressivamente inesistenti - paradossalmente anche i proprietari dei lidi ci perderanno, per non parlare di chi possiede case lungo la costa, destinata, se tutto continua così, a un’irreversibile erosione. L’intervento su piccola scala che sarebbe da subito possibile e necessario consisterebbe invece nel riportare a condizioni “naturali” quel che di naturale resta della zona, almeno da parte di chi a quella zona tiene davvero – singoli, organizzazioni e istituzioni; così non soltanto il nostro gruppetto riprenderà forse a frequentare quei posti un tempo così belli, ma tutti coloro che vi risiedono proteggeranno davvero il loro territorio. E negli anni a venire i flussi turistici più accorti si orienteranno verso quei territori che davvero risulteranno il meno possibile degradati da un turismo facile e predatorio; sempre più la gente cercherà luoghi incontaminati e al tempo stesso vissuti in modo integrale, luoghi in cui anche soltanto passeggiare e, chi sa, magari anche ricominciare a trarre dalla terra sostentamento e bellezza (è spudoratamente falso che le due dimensioni siano contrapposte); certo è che il traffico dei veicoli e il rumore delle discoteche non c’entrano con la marina di San Lorenzo: chi cerca quel genere di “divertimento” preferirà sempre altri luoghi ben più attraenti da quel punto di vista – noi, che del passato conserviamo una memoria viva ed intensa, a partire da essa dovremmo puntare sul futuro: per cominciare a rivitalizzare e goderci il territorio fin dall'immediato presente!

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FRANCESCO UNO
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
sabato 01 ottobre 2016 ore 11.49 commento su pagina FB
da piccolo ho frequentato anche assiduamente il lungo mare di San Lorenzo Marina e ne ricordo l'incanto, le stelle di notte ancora visibili, il suono del mare che si stagliava sui grandi silenzi che a Reggio non trovavo più; adesso tutto questo è già finito, o sul punto di finire, vista l'invasione di lidi assordanti e un atteggiamento turistico sempre più omologato; spero che l'iniziativa possa essere utile a porre un freno a questa stupida deriva.

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FRANCESCA FORGIONE
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
venerdì 30 settembre 2016 ore 19.40 commento su pagina FB
L'iniziativa è potenzialmente molto importante, e spero che rifletta effettivamente una forte coesione sociale della comunità di Condofuri intorno ai beni comuni e alla gestione del territorio. Ma la partecipazione prevista dei sindaci dei Comuni limitrofi è davvero indispensabile: visto che il litorale è una cosa unica, che di partizioni amministrative non tiene alcun conto, un'eventuale decisione virtuosa di Condofuri sarebbe ancora insufficiente. I confinanti Comuni di San Lorenzo e Bova Marina, per esempio, sono urbanizzati sulla costa con manufatti di cattivo gusto oltre che infami, e devono fare un passo indietro, perché il loro contributo all'erosione è alto e ricade anche su Condofuri. San Lorenzo, ci ha spiegato già il Prof. Barbaro, ha conosciuto negli ultimi 16 anni, a cominciare appunto dall'epoca della costruzione del lungomare e dell'impianto dei lidi, un ritmo dell'erosione costiera mai registrato in passato. L'erosione media in questo periodo è stata di 63 metri (con punte di 120 metri); se non si prendono provvedimenti, rimuovendo gli eco-mostri e ripristinando il sistema dunale, tra 10 anni lì la spiaggia non esisterà più.


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FORUM DELLE ASSOCIAZIONI VIBONESI, 
ING. A. D'AGOSTINO 
RIVISTA "QUADERNI DEL SUD - QUADERNI CALABRESI", 
PROF. F. GALLO 
CIRCOLO TERRITORIALE DI UNIONE MEDITERRANEA, 
S. FARINA - A. MAURO – avv. F. TASSONE 
NOTA RELATIVA ALL'EVENTO DEL PRIMO OTTOBRE A CONDOFURI
venerdì 30 settembre 2016 ore 14:00  lettera su pagina FB