Il Gruppo Archeologico “Valle dell’Amendolea”
organizza un’interessante passeggiata archeologica
presso il borgo antico di PIETRAPENNATA DI PALIZZI (RC)
ARCHEOTREKKING:
ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E RICOGNIZIONE
NEL PROGRAMMA ANNUALE 2017
Pietrapennata... La Valle del Silenzio
PROGRAMMA
Ritrovo: ore 09.00 presso SS 106 Km 40 - 200 (area parcheggio antistante lo svincolo per San Carlo - Condofuri Superiore);
Meta dell’escursione: visita studio e ricerca presso i ruderi del monastero dell’Alìca nella suggestiva Valle del Silenzio.
NOTE:
ESCURSIONE DI TIPO: E/T (Escursionistica/
Si andrà a visitare quel che resta di Santa Maria dell’Alìca, una struttura architettonica più volte rimaneggiata nel corso dei diversi periodi storici: dal più antico, risalente presumibilmente al XII secolo, in età normanna, fino a quello del XVII- XVIII secolo (D. Minuto). Santa Maria dell'Alìca a Pietrapennata e la vallata circostante con i suoi paesaggi sono luoghi unici che già nel 1847 colpirono lo sguardo del viaggiatore inglese Edward Lear che nel suo "Diario di un viaggio a piedi" così scrive in merito:
...paesaggi vari e dai pittoreschi effetti,
che uno può appena immaginare!
DIFFICOLTÀ: Medio/Facile con brevi soste.
TEMPI DI PERCORRENZA: circa tre ore.
PRANZO: Al termine dell’escursione è prevista la consumazione
di un pranzo tipico "grecanico" al costo di 13,00 euro, previa adesione prenotandosi al seguente numero di tel. 338 7628710 entro sabato 25 novembre 2017 ore 12.00.
RIENTRO: previsto nel pomeriggio.
ATTREZZATURA CONSIGLIATA:
- scarpe da trekking;
- indumenti comodi e idonei da trekking;
- attrezzatura per la pioggia visto il periodo;
- scorta di acqua potabile a sufficienza;
- cappellino;
- fotocamera/smartphone;
- scarpe da trekking;
- indumenti comodi e idonei da trekking;
- attrezzatura per la pioggia visto il periodo;
- scorta di acqua potabile a sufficienza;
- cappellino;
- fotocamera/smartphone;
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Appuntamento per i SOCI E NON SOCI al punto di ritrovo alle ore 09.00 presso SS. 106 (area parcheggio antistante lo svincolo per San Carlo - Condofuri Superiore), si richiede puntualità.
Per info scrivere al seguente contatto:
e - mail: gruppoarcheoamendoleacondofuri@gmail.com
oppure aggiornarsi e scrivere su pagina evento su facebook
al seguente link:
https://www.facebook.com/GruppoArcheologicoValleDellAmendolea/
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PER I NON SOCI DEL GRUPPO ARCHEOLOGICO VALLE DELL'AMENDOLEA
VIGE LA SEGUENTE COMUNICAZIONE:
Non è prevista alcuna forma di assicurazione infortuni per cui
ogni componente della comitiva partecipa a titolo volontario e sotto la propria responsabilità, sollevando l’organizzazione da qualsiasi danno o incidente che si potrebbero verificare durante l’Archeotrekking: attività di ricognizione e monitoraggio, esonerando così l'organizzazione del Gruppo Archeologico "Valle dell'Amendolea" di Condofuri
da ogni responsabilità civile o penale.
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SEZIONE APPROFONDIMENTI
a cura di Vincenza Triolo - Gruppo Archeologico Valle dell'Amendolea
Chiesa di Santa Maria dell'Alìca
Palizzi, località Pietrapennata
Resti della Chiesa di Santa Maria dell'Alìca
Foto di ENZO GALLUCCIO
... Ho visitato S. Maria della Lica (Santa Maria dell'Alìca) il 7 giugno 1970
assieme ai sigg. Roberto Giordano e Aldo Sorrento di Reggio Calabria.
La chiesa sorge in una spianata sul pendio della montagna, è semidiruta, orientata, rettangolare, senza segno di abside all'esterno nè di divisioni della navata, un poco più ampia delle nostre chiesette rurali di tradizione bizantina e con un campaniletto che credo risalga al XVII secolo. Attorno si vedono resti di altre costruzioni e forse di un chiostro...
... La parete occidentale presenta i resti del portale, a tutto sesto, largo m 3,10. La parete settentrionale non ha alcun segno di finestra. La parete orientale all'esterno non presenta alcun segno di abside, ma, al posto di questa, un riempimento di massi fino al livello della collina circostante...;
... all'interno presenta al posto della prothesis, a un metro dalla parete nord, un buco largo circa cm 50 e profondo cm 58;
ad esso segue immediatamente l'impostazione dell'abside, allo stato attuale segnata soltanto dall'incurvarsi dei mattoni: il suo vano, riempito di massi...;
...al posto del diaconicòn c'è un'apertura di m 1,60 adibita a vano di passaggio
per accedere al campanile, che è posto a ridosso della parreteorientale.
La parete meridionale presenta due finestre e, all'esterno,
segni di una porta a tutto sesto, coperta poi quasi completamente dalla fabbrica del campanile.
Non c'è segno del tetto.
Il campanile quadrangolare ha un ordine con quattro finestrucce
e poi il pinnacolo con quattro cuspidette (due cadute),
molto simili a quelle di S. Sebastiano di Amendolea e di S. Antonio di S. Agata.
Tra il pinnacolo e le finestrucce c'è una striscia di mattonelle in maiolica a quadratini bianchi e blu.
... La statua della Madonna della Lica è ora conservata nella chiesa arcipretale di Pietrapennatta su di un altare a marmi intarsiati. E' marmorea, di stile gagginesco, reggente in braccio il Bambino.
Palizzi, località Pietrapennata, chiesa Arcipretale
Statua della Madonna della Lica
Foto di RINO CARDONE
Foresta di Pietrapennata
...Come era squisita la dolce luce e l’aria del giorno, il profondo burrone pieno di edera, il mulino, e la discesa al lato opposto, dove i boschi incomparabili bordavano la radura come parchi, o formavano dei paesaggi magnifici con i loro grigi tronchi e rami sparsi sopra rocce e valli strette!
Oh, boschi rari di Pietrapennata! Io non ricordo di aver visto un più bel posto di quello della «roccia alata», nominata appropriatamente «piumata» com’è sin dalla base alla cima. Nessuna delle vostre foreste dense come tappeti, né le monotone distese di verde, o Claudio e Salvator Rosa, può dar l’idea della successione di
da ogni responsabilità civile o penale.
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SEZIONE APPROFONDIMENTI
a cura di Vincenza Triolo - Gruppo Archeologico Valle dell'Amendolea
Chiesa di Santa Maria dell'Alìca
Palizzi, località Pietrapennata
Resti della Chiesa di Santa Maria dell'Alìca
Foto di ENZO GALLUCCIO
... Ho visitato S. Maria della Lica (Santa Maria dell'Alìca) il 7 giugno 1970
assieme ai sigg. Roberto Giordano e Aldo Sorrento di Reggio Calabria.
La chiesa sorge in una spianata sul pendio della montagna, è semidiruta, orientata, rettangolare, senza segno di abside all'esterno nè di divisioni della navata, un poco più ampia delle nostre chiesette rurali di tradizione bizantina e con un campaniletto che credo risalga al XVII secolo. Attorno si vedono resti di altre costruzioni e forse di un chiostro...
... La parete occidentale presenta i resti del portale, a tutto sesto, largo m 3,10. La parete settentrionale non ha alcun segno di finestra. La parete orientale all'esterno non presenta alcun segno di abside, ma, al posto di questa, un riempimento di massi fino al livello della collina circostante...;
... all'interno presenta al posto della prothesis, a un metro dalla parete nord, un buco largo circa cm 50 e profondo cm 58;
ad esso segue immediatamente l'impostazione dell'abside, allo stato attuale segnata soltanto dall'incurvarsi dei mattoni: il suo vano, riempito di massi...;
...al posto del diaconicòn c'è un'apertura di m 1,60 adibita a vano di passaggio
per accedere al campanile, che è posto a ridosso della parreteorientale.
La parete meridionale presenta due finestre e, all'esterno,
segni di una porta a tutto sesto, coperta poi quasi completamente dalla fabbrica del campanile.
Non c'è segno del tetto.
Il campanile quadrangolare ha un ordine con quattro finestrucce
e poi il pinnacolo con quattro cuspidette (due cadute),
molto simili a quelle di S. Sebastiano di Amendolea e di S. Antonio di S. Agata.
Tra il pinnacolo e le finestrucce c'è una striscia di mattonelle in maiolica a quadratini bianchi e blu.
... La statua della Madonna della Lica è ora conservata nella chiesa arcipretale di Pietrapennatta su di un altare a marmi intarsiati. E' marmorea, di stile gagginesco, reggente in braccio il Bambino.
Da: MINUTO DOMENICO -
Catalogo dei monastteri e dei luoghi di culto tra Reggio e Locri
Edizioni di storia e letteratura, Roma 1977, pp. 244-245.
Palizzi, località Pietrapennata, chiesa Arcipretale
Statua della Madonna della Lica
Foto di RINO CARDONE
PIETRAPENNATA PAESAGGIO
Foresta di Pietrapennata
(Edward Lear - Diario di un Viaggio a piedi - 1847 - Tav. 4)
...Come era squisita la dolce luce e l’aria del giorno, il profondo burrone pieno di edera, il mulino, e la discesa al lato opposto, dove i boschi incomparabili bordavano la radura come parchi, o formavano dei paesaggi magnifici con i loro grigi tronchi e rami sparsi sopra rocce e valli strette!
Oh, boschi rari di Pietrapennata! Io non ricordo di aver visto un più bel posto di quello della «roccia alata», nominata appropriatamente «piumata» com’è sin dalla base alla cima. Nessuna delle vostre foreste dense come tappeti, né le monotone distese di verde, o Claudio e Salvator Rosa, può dar l’idea della successione di
questi paesaggi vari e dai
pittoreschi effetti, che uno può appena immaginare!
Tutta la mattina abbiamo
disegnato in questo bellissimo posto, e quel poco che i nostri sforzi poterono
riprodurre era tale che avrebbe potuto occupare un reggimento di pittori di
paesaggi per anni, se ognuno di loro avesse avuto tante braccia e tante mani
come Vishnù ...
Da: Eward Lear - Diario di un Viaggio a piedi 1847
Edward Lear (Holloway, 12 maggio 1812 - Sanremo,
29 gennaio 1888) è noto come scrittore, pittore, viaggiatore e autore del Book
of Nonsense. Dopo un’adolescenza difficile e con la vita turbata sin dalla
giovinezza dalla malattia e dalla depressione, presto comincia a fare disegni o
schizzi, che gli permettono di guadagnarsi da vivere. Ospite e dipendente del
Conte di Derby, scrive i suoi famosi limerick per divertire i figli del conte.
Edward Lear passerà poi buona parte della sua vita a viaggiare, legandosi in
particolar modo all’Italia: nel 1837 è a Roma, in seguito tra il 1842 e il 1846
percorre Abruzzo, Molise e la campagna romana. Nel 1847 progetta di visitare
l’intera Calabria, ma i moti di Reggio del settembre 1847 gli permettono di
vedere solo la provincia reggina. Nel 1848 visita i dintorni di Melfi, il
Vulture e l’alta Irpinia. Durante i suoi viaggi Lear produce numerosi resoconti
illustrati, tra cui i Journals of a Landscape Painter in Southern Calabria,
diario del viaggio calabrese pubblicato a Londra nel 1852. Dopo aver dato per
un breve periodo lezioni di disegno alla regina Vittoria, riprende a viaggiare
ancora a lungo per altri Paesi (Grecia, Albania, Corsica). Negli anni ’70 si
ritira a Sanremo, sulla costa dell’amato Mediterraneo, dove morirà nel 1888.
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